Giuseppe Dessì e la pittura
Un inedito Giuseppe Dessì in veste di Pittore.
La scoperta dell’attività di pittore di Giuseppe Dessì avviene quasi per caso con l’arrivo alla Casa Museo del materiale donato dalla famiglia alla Fondazione Dessì nel 2009: scatoloni contenenti libri, documenti personali, collezioni di pipe, bastoni e tantissimi piccoli album, fogli sparsi e dipinti; una collezione importante che rivela fin dalla prima osservazione una passione e una necessità che lo scrittore ha coltivato per un’intera vita.
La Casa Dessì oggi parla e racconta del pittore Giuseppe Dessì: la cassettina per i colori e la tavolozza ancora sporca; suoi quadri alle pareti sistemati in tutto il percorso museale e una raccolta di bozzetti, studi, prove di disegno, già inventariati e conservati in apposita cassettiera.
Si è voluta rendere fruibile questa collezione inaugurando nel 2010 una mostra intitolata Giuseppe Dessì Pittore allestita al Mulino Cadoni, ora sede permanente della collezione; attraverso la realizzazione del relativo Catalogo è stato dato l’avvio per un nuovo approccio di studio e analisi sistematica di questa produzione.
Fondamentale è stato l’intervento del collezionista d’arte Dante Crobu che ha fin dall’inizio curato l’allestimento e della Prof.ssa Maria Paola Dettori che ha scritto il testo di presentazione al Catalogo Inaugurazione di un pittore.
L’attività di pittore di Giuseppe Dessì è fortemente connessa, intrecciata e riverberata nella sua opera scritta e particolari e ripetuti sono i procedimenti descrittivi utilizzati nei romanzi.
“I colori danno rilievo alla distanza che passa tra albero e albero. un ciuffo di canne in riva a un fosso, verdissime, che s’indovinano tenere e acquose, ferma il mio occhio mentre l’autobus procede lentamente… In un campo di grano ci sono ulivi potati, così che tra le foglie e i sottili rami neri e contorti si sente l’aria. Le foglie sono di un verde pallido, sulla via di farsi grigie.”
(G. Dessì, San Silvano, Firenze, Le Monnier, 1946, pp. 39-40)
Dessì ha fin da bambino una propulsione naturale al disegno, mai supportata però da nessuna formazione accademica e di questo si trova ampia testimonianza nei Diari, in cui tanti sono i passi dove lo stesso si descrive intento alla produzione artistica e in cui segnala questa forte passione, pur nella consapevolezza di essere un dilettante: non cercò mai di presentare pubblicamente le sue opere limitandosi ad ornare le pareti delle molte case che ha abitato tra Villacidro, Cagliari, Pisa, Ferrara, Sassari, Grosseto, Teramo, Ravenna e infine, definitivamente, Roma o a farne dono agli amici.
Oltre ai suoi dipinti la collezione contiene anche altre opere d’arte: Stanis Dessy, Ausonio Tanda, Felice Melis Marini, Mario Delitala, insieme a una cromolinoleografia di Giuseppe Biasi, un quadro di Mauro Manca, Maria Lai (solo per citarne alcuni) e chiaramente si percepisce che le opere di Dessí hanno a che fare con ognuno di questi e con la loro pittura.
Nello spazio sottostante è possibile visionare 30 dipinti realizzati da Giuseppe Dessì.